La cultura classica al NanoArt

 "Metamorfosi e miti" di ARUS

Al NanoArt Festival le sculture di Arus portano in "scena" la cultura classica attraverso un percorso espositivo che ci accompagna tra i miti del mondo antico. Narciso, Elena, Medusa, Eracle e Anteo, Danae e il "primo uomo" sono solo una selezione di "metamorfosi e miti" che ci porta a soffermarci sui temi storico-mitologici e a ragionare sul significato sempre attuale. Temi e vicende così lontane ma che fanno parte della nostra vita quotidiana.

Ti sei avvicinato alla scultura sin da bambino, hai sperimentato come materiale l'argilla, il gesso la cera etc., qual'è il materiale che preferisci?

Sicuramente l’argilla, che evoca la creazione del primo uomo, plasmato nel fango da Prometeo. È il materiale più antico usato dall’uomo per dare forma a se stesso, ed è ancora oggi il materiale che meglio si modella, senza l’ausilio di strumenti, dando immediata forma all’idea che la struttura.


"Metamorfosi e miti" è il progetto che hai presentato al NanoArt Festival, miti molto noti ma anche figure poco conosciute, come nasce quest'idea, come hai scelto i soggetti?

I soggetti derivano dalla mia formazione classica,  che da sempre mi porta decifrare e interpretare le immagini antiche del mito, ovvero le formidabili personificazioni che raccontano la realtà umana. Inoltre, alle pendici del Vesuvio, una terra che quotidianamente dialoga con il mito, mi è sembrata una scelta calzante.


Hai già un altro progetto in mente per il futuro?

I progetti si costruiscono giorno per giorno e nascono dalle sensazioni quotidiane che sono spesso mutevoli. Nella mia testa ci sono tanti progetti, alcuni non verranno mai realizzati, mentre altri, non ancora pensati, nasceranno, domani, anche solo da uno sguardo più attento alla realtà. Ho molti progetti quindi, ma alcuni ancora non li conosco.

 

COMPLIMENTI....per le splendide opere e siamo in attesa del prossimo "progetto"