NanoArt Day to Day
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Features di Chiara Cianniello
Dopo gli studi liceli si iscrive alla facoltà di lettere moderne presso la Federico II con l'intento di acquisire un primissimo strumento per realizzare un sogno nel cassetto che l'accompagna fin da bambina "raccontare belle storie".
Svolge la sua prima esperienza creativa come web writer presso il portale letterario "Sololibri.net" per cui scrive recensioni. Seguono numerose collaborazioni con testate giornalistiche online e la prima esperienza redazionale con il quotidiano locale "Corriere della Campania". Ottiene un ulteriore riconoscimento conseguendo il diploma in "Giornalismo e scrittura narrativa" presso al rivista letteraria "Storie".
Si avvicina alla narrativa pubblicando a distanza di un anno due racconti presso la casa editrice "Delos Books". Le sue sono storie d'amore e di magia, fiabe grottesche e crudeli e su questa linea si sviluppano le sue ricerche artistiche future. Alla fotografia si accosta da autodidatta, mossa dall'esigenza di sviluppare linguaggi creativi differenti, sfiorando ambiti diversi quali la concept art e la street photography, un binomio ossimorico che le è molto congeniale. L'interesse per il territorio campano e le problematiche sociali la portano ad interessarsi al reportage d'autore, per approfondire questo genere e portare avanti una propria ricerca personale sul casertano si sicrive al corso di fotogiornalismo edito dalla Pigrecoemme. Ha esordito come fotografa partecipando alla mostra collettiva "Canti di donne" tenutasi a Palazzo Venezia in occasione della giornata internazionale contro la violenza femminile . E' stata segnalata come fotografa emergente dal magazine australiano "Whim".
Come nasce l'idea "Features"??
E' stato il mio primo progetto di concept-art, da cui poi ne è scaturito quasi naturalmente un altro "Soul disease" un progetto molto più specifico, incentrato sulla psiche e sulle fobie, un aspetto che in "features" non ero riuscita a trattare in modo più approfondito. Features è molto più "solare" e positivo, è onirico, irreale ma nel senso buono del termine. E' nato fra la primavera e l'estate, quando la luce naturale è perfetta, sarà per questo che molti scatti sono pieni di "mediterraneità". Volevo creare dei simboli che rappresentassero le caratteristiche (delle "features") dell'individuo . Ciascun ritratto ha valore di per sè. E' una serie estremamente variegata ed eterogenea ma se lo volessi semplificare, lo definirei un viaggio fisico e metafisico da una "stanza chiusa" , dall'immobilismo angosciante, verso il "mare", verso l'infinità. E' un percorso interiore che ho sviluppato partendo da me, c'è molto di me in questa serie.
Progetto nato per il NanoArt o già ci lavoravi?
Già ci lavoravo. Si è concluso esattamente un anno fà con mio grande dispiacere, non riuscivo a staccarmene ma dovevo mettere un punto e sviluppare altro. Lo faccio spesso, non riesco mai a concludere le mie storie, potrei ritornarci all'infinito.
Dalla tua biografia esce fuori che il tuo sogno nel cassetto è "raccontare belle storie"? in che senso?
Stavamo appunto parlando di storie... raccontarle, idearle, svilupparle, cercarle e spiegarle è il mio sogno, lo è sempre stato fin da quando ho memoria, ma non ho sempre avuto le idee chiare su cosa significasse nella pratica. Questo mi ha portato a consocere diversi linguaggi artistici, inizialmente significava pura e semplice evasione e questo mi ha portato ad avvicinarmi alla narrativa. Quando ho scoperto che le storie migliori vengono da "fuori" mi sono accostata al giornalismo (e alla street photography in un secondo momento, dopo essermi totalmente concentrata sulla concept) e da quel momento in poi "racconatre storie" ha assunto un significato molto più sociale, mi sono convinta che con la scrittura o qualsiasi altro mezzo artistico si possa plasmare la realtà e addirittura cambiare il mondo. In questo ci credo ancora, il mio blog su tumblr si chiama "Art'll save the world or at least me" non a caso.
Scrivere o fotografare?due strumenti simili per raccontare una storia o hai una preferenza?
Non c'è preferenza, la fotografia è arrivata in un momento della mia vita in cui mi sentivo satura di idee, sentimenti, emozioni e non riuscivo a tirarle fuori come volevo. Sono troppo affezionata ad entrambe per esprimere un qualsiasi tipo di preferenza, fra l'altro sono ipercritica in entrambi i campi, sono convinta che non ho ancora dato il meglio di me. Spero di riuscire a esordire ben presto con un mio romanzo (finora ho scritto racconti) . Per quanto riguarda la fotografia voglio lavorare molto di più in analogico e portare a termine il reportage sul casertano a cui sto lavorando da un pò.
Come ti vedi in futuro, magari fra 10 anni? fotografa, scrittrice o "artista"?
Mi vedo con una valigia. Mi piace pensare di poter continuare esattamente su questa strada, specializzarmi in fotogiornalismo, essere giornalista della carta stampata , una photoreporter e perchè no anche scrittrice.
per info e curiosità sul lavoro di Chiara: http://chiaracianniello.tumblr.com/