Alcuni consigli per affrontare le domande strane o assurde e per rispondere anche a quelle non fatte.

Il lavoro di guida turistica può essere davvero impegnativo e stressante, in particolare quando si affrontano tour di un'intera giornata e con gruppi numerosi. Eppure il lavoro di guida è anche uno dei più affascinanti e perché no, anche divertente, capace di far apprezzare quanto sia bella, strana e varia l’umanità che ci circonda.

A chi non è mai capitato di confrontarsi con domande assurde, strane o capaci di sbalordire chiunque? Esistono domande di fronte alle quali è davvero difficile trattenersi dal ridere ed altre che potrebbero farvi perdere la pazienza. Esiste poi la categoria delle domande non fatte, quella delle persone che, per eccesso di pudore, evitano di formulare durante un tour.

Di tali domande è utile fare una breve ricognizione, affinché vengano anticipate dal tour leader, prima di iniziare il percorso, prevenendo distrazioni o interruzioni. Alcune di queste domande mancate sono di grande utilità e rispondere in maniera preventiva è molto conveniente.

Ecco 3 esempi di domande non fatte, per pudore, per eccesso di zelo o semplicemente per educazione.

1. Dove sono i servizi igienici?
Se si risponde alla domanda una volta per tutto il gruppo, non si dovrà rispondere più volte individualmente a queste domande nel corso del tour. Ciò vale non solo all'inizio del tour, ma ogni secondo del vostro tour. Fate sapere ai partecipanti quando e dove si possono utilizzare le strutture.

2. Quando finisce il tour? Cosa vedremo ora? Dove siamo diretti?
La gente spesso cerca di sapere ciò che sta per accadere, ma evita di farlo per scongiurare il rischio di apparire irriverente e disinteressato. Non date per scontato che abbiano letto la pagina web o l'e-mail, dove il percorso è snocciolato nei minimi dettagli. Riassumete brevemente all'inizio del giro il programma e date loro degli aggiornamenti durante il percorso di visita.

3. Chi sono gli altri componenti del gruppo? Quale la loro provenienza?
Non sottovalutate la curiosità delle persone spesso molto interessate a sapere chi altro fa parte del gruppo. È interessante infatti, prima che il tour inizi, fare un rapido sondaggio, e magari scoprire da dove provengono le persone e cosa li abbia avvicinati al tour.

Tante sono le domande non formulate alle quali si è chiamati a rispondere, arrivando a leggere nella mente delle persone quasi nelle vesti di cartomanti. Ma quante domande assurde, bizzarre, sorprendenti vengano poste ogni giorno alle guide turistiche? Soprattutto i turisti stranieri, appartenenti a culture divere, sono curiosi e pieni di entusiasmo e riescono sempre a sorprendere gli operatori con domande fuori dal comune.

Da quelle più buffe a quelle che mandano in crisi: ecco alcune delle domande capaci di far sorridere o sgranare gli occhi.

  1. Molta gente si tuffa in Arno? Attira molto i turisti d’oltralpe l'idea di nuotare nel fiume della città toscana.
  2. Qui c'è la Gioconda, vero? Domanda chiesta da una turista italiana di fronte al metal detector degli Uffizi.
  3. Quanti schiavi sono stati utilizzati per costruire Palazzo Pitti? Domanda di turisti americani che non immaginavano che società ricca e colta come quella del Rinascimento fiorentino abbia prodotto edifici solo con operai salariati.
  4. Tutte queste statue nude... ma nel Rinascimento andavano in giro nudi?
  5. Scusi, ma a che ora le spegnete le cascate del Niagara? Immaginate allora cosa avrà pensato quella guida turistica cui è stata posta questa domanda.

Al cospetto di tali domande si può sempre rispondere professionalmente dando le giuste indicazioni… e quando davvero non c'è risposta possibile si può sciogliere l'imbarazzo con un sorriso!

A voi è mai capitata una richiesta capace di sorprendervi e di strapparvi un sorriso?