Reggia di Caserta (NEGATA), apertura serale: chiusura anticipata (non annunciata) e i turisti rimangono fuori! Minacce a chi protesta!!! 

Incresciosa e miserabile figura per uno dei monumenti simbolo della cultura campana e italiana. Ieri sera alla Reggia di Caserta si è verificato uno degli eventi più tristi che io abbia visto in vita mia.

Premessa: dalle 20 alle 24 di ieri sera (sabato 28 settembre 2013) doveva svolgersi l'apertura serale della Reggia di Caserta in occasione dell'evento MIBAC "Una notte al Museo", da noi stessi promosso e pubblicizzato. L'apertura coincideva con un altro evento di portata continentale, "Giornate Europee del Patrimonio", previsto per il 28 e il 29 settembre 2013 e che offre la gratuità all'entrata. 

Quindi, ieri alla Reggia di Caserta si poteva, e si doveva, entrare dalle 20 alle 24 gratuitamente: questo è quanto si può leggere ovunque sul sito del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo ed anche sul sito della Soprintendenza BAPSAE per le province di Caserta e Benevento, dove è scritto: "Sabato 28 doppio appuntamento gratuito alla Reggia di Caserta in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio: apertura diurna di tutti i luoghi d’arte statali e apertura prolungata fino alle 24 per i luoghi d’eccellenza della cultura che aderiscono ad “Una notte al museo” (il grassetto è quello del comunicato stampa originale). 

Questa è la teoria, poi c'è la pratica. 

Arrivo davanti ai cancelli alle 23.07 e lì trovo un capannello molto folto di persone che discutevano all'ingresso con il personale addetto al sito. 
Cerco di capire cosa accade e alcuni turisti, perchè è anche questo che sono, mi dicono lapidariamente "Non fanno entrare". Mi avvicino per chiedere di persona, ed un operatore mi ribadisce le voci: "Non si può entrare, l'ultima entrata era alle 23". Preciso, che all'interno della Reggia di Caserta erano stati organizzati degli spettacoli, ed uno di questi aveva come orario di inizio proprio le 23, sarebbe stato un controsenso, quindi, chiudere proprio alle 23 l'ingresso alla struttura. 

Faccio presente all'operatore che tutti le notizie ufficiali conosciute dal pubblico riportano l'entrata fino alle 24. E lui mi ribadisce che non si può entrare, ed aggiunge che "Se voi entrate alle 24, poi noi ce ne andiamo all'una!". 

(Ah ecco. Ora ho capito. La matassa si è dipanata)

Ed ancora l'operatore mi dice che l'ingresso, pochi metri oltre, era stato chiuso alle 23. 

E allora mi sono recato al portale dell'ingresso, facendomi largo tra le altre persone che ancora affluivano presso i cancelli. All'ingresso tutto chiuso: catene, buio, deserto. E provo a vedere ancora, dal cellulare, gli orari sul sito della Soprintendenza e ri-leggo: "apertura prolungata fino alle 24".
Ma all'entrata nessun cartello annunciava un cambio di disposizione o altro che contraddicesse l'apertura fino alle 24. Eppure era tutto chiuso alle 23.15.

Chiamo i Carabinieri. 

Mi rispondono e, con molta cortesia, mi dicono che non potevano forzare l'entrata se gli addetti avevano avuto disposizioni di quel tipo. Io espongo quanto scritto sopra, e loro "Se si sente leso in qualche modo faccia pure la denuncia, ha 60 giorni di tempo". Li ringrazio e vado di nuovo ai cancelli. 

La folla era aumentata considerevolmente, perché altri avevano raggiunto i cancelli dopo la fine di uno spettacolo che si era tenuto lì accanto. Ormai erano un centinaio quelli in attesa.

Mi reco dagli operatori, che erano guidati da una signora con fare piuttosto veemente. Gli espongo che avevo parlato con i Carabinieri e che "cortesemente" volevo sapere i loro nomi per poter dire in un'eventuale denuncia con chi avevo interloquito, precisando che non era rivolta a loro la denuncia, ma che difendevo il mio diritto ad entrare. 

In risposta a questa richiesta ho ottenuto le due seguenti reazioni:

1) una MINACCIA da un operatore PUBBLICO che mi ha detto "Staje sbagliann, é meglje ca t' n' vaje" ("Stai sbagliando, è meglio che te ne vai); ripetuta più volte e con fare intimidatorio (almeno una ventina i testimoni). 

2) la signora arrogante e stizzita e maleducata, ed operatrice anch'essa, ha tolto i cartellini ai suoi colleghi, o forse sottoposti, per non farli riconoscere. Puerile e antidiluviano come atteggiamento questo, ma tant'è. La detta signora chiudeva il cancello, poi lo apriva, non sapeva più cosa voleva fare.

Da sottolineare che gli operatori erano 4, due li abbiamo descritti, altri due facevano il loro lavoro e da persone educate.

Valuteremo una denuncia nei confronti dell'istituzione. 

Ore 23.35. Un centinaio di persone sono state lasciate fuori dalla Reggia di Caserta arbitrariamente, perché stando ai comunicati ufficiali l'apertura era prolungata fino alle 24. 

La Cultura è stata negata alla Reggia di Caserta, un'immagine paradossale: un centinaio di persone che chiedeva di entrare per visitare un monumento viene lasciata fuori. Persone che volevano visitare un monumento, non violenti facinorosi. 

Siamo secoli indietro. 

Tristezza e sgomento.