"Notte dei Musei": scegliere i volontari umiliando i professionisti dei Beni Culturali

L'ultima proposta del Mibac ha provocato un profondo malcontento nel mondo dei professionisti dei Beni Culturali. E' stata avanzata la possbilit? che vengano coinvolti dei volontari durante l'evento "Notte dei Musei" del 18 maggio 2013. La scelta ? stata difesa e sostenuta anche da Ilaria Borletti, nuovo Sottosegretario alla Cultura e Turismo ed ex direttore del FAI, candidata alle elezioni con Scelta Civica (del senatore Mario Monti).

Il nostro pensiero ? questo.
Una tale proposta non potrebbe mai venire dal basso, dal cuore pulsante e ferito dei professionisti dei Beni Culturali. Una proposta cos? mortificante pu? venire solo dall'alto, da chi non ha sudato veramente per studiare i Beni Culturali; pu? venire da chi ? abituato a dirigere, non da chi deve digerire i bocconi amari che derivano da professioni-fantasma.

Insensibilit?. Questo ? uno dei termini che viene in mente. Ma se si parla di professionisti dei Beni Culturali si pu? usare tranquillamente anche vessazione, mortificazione, umiliazione.

Certo, qualcuno dir?: "Che male possono fare dei volontari?". Ma il problema profondo ? la conduzione del sistema dei Beni Culturali, conduzine che lascia attoniti e sgomenti. Se passa il messaggio che chiunque possa tenere aperto un museo, svanisce di conseguenza la necessit? della relativa figura professionale. A cosa serve un professionista plurispecializzato se pu? essere sostituito dal primo che passa? Non serve a niente. 

Bisogna smetterla una buona volta. Il lavoro va pagato! E di conseguenza il lavoro non pagato ? sfruttamento. 

Da un certo punto di vista, potrebbe essere anche una paradossale dichiarazione di intenti redatta con cristallina onest?, magari da tradurre cos?: i Beni Culturali si devono gestire in questo modo; in modo aristocratico, roda da gabinetto antiquario ottocentesco; serve solo gente che li spolveri e che apra e chiuda le porte.
Forse ? questo che si cela dietro tali grottesche aperture a nuovi pseudo-volontariati, che servono solo a coprire la mancanze di un ministero boccheggiante. Un ministero ormai dimenticato, lasciato ad invecchiare come i Beni che dovrebbe tutelare. 
Un ministero che promuove eventi, ma senza chiamare i professionisti. Facile per chi ha il solo compito e l'onore di procedere alle inaugurarazioni. Leggermente pi? difficile da sopportare per chi ha investito le proprie risorse per fare dei Beni Culturali il proprio lavoro. 

Ma la realt? va descritta in modo chiaro, senza giri di parole.

La proposta di aprire ai volontari ? una proposta da pro-loco di quart'ordine e truffaldina. Una proposta che ancora una volta misura la considerazione in cui vengono tenuti i professionisti dei Beni Culturali in Italia: nulla. 
Abbiamo volutamente scritto Beni Culturali con le lettere maiuscole: almeno per noi (e, credo, per voi che leggete) rimarranno sempre dei giganti. 

E le associazioni di categoria? Cosa dicono? E' ancora troppo presto per dichiarazioni? Meglio non irritare il ministro e i sottosegretari?