Matera sarà la Capitale europea della Cultura 2019! Spieghiamo cosa significa. 

 

Sono giorni di fermento e di emozione per Matera, una della capitali del Sud Italia, e da pochi giorni anche “Capitale europea della cultura 2019”. L’occasione per Matera e per il Meridione italiano è davvero eccezionale, perché per un anno intero i riflettori internazionali si accenderanno sulla città lucana.

Ma che cosa significa “Capitale europea della cultura”? Dal 1985, nell’ambito dell’Unione Europea, viene designata ogni anno una città europea che in questo modo ha la possibilità di presentare se stessa e la propria cultura agli occhi della comunità internazionale. Dal 1999 si è passati dalla “Città europea della cultura” alla “Capitale europea della cultura”, e sono cambiate anche modalità di designazione e numero delle capitali. Quindi, per gli anni futuri si conoscono già le nazioni, che a turno, avranno la possibilità di presentare una propria città come “capitale della cultura”. L’anno previsto per l’Italia è il 2019, in abbinamento con la Bulgaria, che sarà rappresentata dalla splendida Plovdiv (antica Filippopoli).

Matera è stata designata “Capitale europea della cultura 2019” da una giuria (composta da esperti stranieri e italiani, e da un rappresentante della Commissione europea) tra un gruppo di città, ugualmente bellissime e meritevoli, quali Cagliari, Lecce, Siena, Perugia e Ravenna.

La “Città de Sassi”, ha guadagnato la vittoria non solo per le sue bellezze paesaggistiche e storico-artistiche, ma anche e soprattutto per un’oculata programmazione a sostegno della propria candidatura.

L’occasione di promozione e di sviluppo per la città lucana è definibile con una sola parola: imperdibile. Le previsioni dell’impatto economico sulle città designate in precedenza sono molto incoraggianti, anche se esistono delle variabili riguardanti le diverse nazioni e la grandezza delle singole città. È previsto un monte-introiti di almeno 30 milioni di euro (fonte: Repubblica.it; ilsole24ore.com). L’origine dei fondi è eterogenea (quasi il 70% di solito proviene dagli enti nazionali e locali), ma la portata dell’evento, che ricordiamo si protrae per un intero anno, è assolutamente vastissima. La crescita in termini di nuovi arrivi turistici in alcuni casi è stata addirittura raddoppiata e mantenuta nel tempo (Glasgow 1990).

Importante ed attesa è anche la crescita delle infrastrutture, per le quali naturalmente non è possibile fare previsioni univoche perché dipendenti dalla conformazione urbanistica delle città designate. È, infatti, verificato che le città storiche, nominate “capitali”, hanno avuto uno sviluppo minore del livello infrastrutturale rispetto a centri di più moderna costituzione. Tuttavia, siamo solo in sede di ipotesi di previsione, che potrebbero essere capovolte in positivo nel campo fattuale. Senz’altro, nel caso di Matera, si possono potenziare e sviluppare le infrastrutture che portano alla “Città dei Sassi”, ed è indispensabile che il centro lucano diventi più accessibile, perché il problema esiste e ad oggi rappresenta una reale limitazione.

Matera è la quarta città italiana a ricevere il prestigioso titolo, l’hanno preceduta Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004. La prossima designazione per l’Italia (dopo quella del 2019) è programmata per il 2033, in abbinamento con i Paesi Bassi.

Il 2033 è piuttosto lontano, una ragione in più per andare a Matera e godersi la “Capitale europea della cultura”. 
Non rimane che augurarvi buon viaggio!

 

Info: http://www.matera-basilicata2019.it/it/