Maria Mancuso -  ?? i miei pensieri plasmati nel fango ?? -

- BIOGRAFIA ? Siciliana, natia di Patti, la Mancuso vive ed opera a Catanzaro. Figlia di Michele Mancuso, noto poeta e romanziere siciliano del primo novecento, sin da ragazza ? immersa nel mondo dell?arte che da sempre l?affascina.

Autodidatta istintiva e passionale sottolinea spesso la sua passione per le opere di Henry Moore e Giuseppe Rito, e proprio a quest?ultimo, conosciuto in adolescenza, si ispirano alcune opere iniziali, plasmate secondo il modus operandi dello scultore calabrese. Ma pi? di tutti l?artista che ella ha ammirato e da cui, come spesso sottolinea, ha tratto la capacit? di sintesi e d?espressione ? Andrea Cefaly, impareggiabile maestro della pittura del Novecento. Dopo la prima apparizione sulla scena locale calabrese con una personale nella Galleria d?Arte ?Il Pozzo? di Catanzaro, espone ancora in molte collettive a Catanzaro ma anche a Roma. Nel 2009 espone insieme a Raimondo Cefaly, nipote di Andrea, nella mostra Materia e Colore. Dopo l?enorme successo sulla scena locale calabrese le sue opere hanno varcato i confini regionali, con successo di pubblico e di critica alla 58? edizione del Premio Rotonda di Livorno con il conferimento della?Medaglia d?oro Anna Chelli? per la scultura. Infine, approda a Napoli con la Mostra ?Il grido nel fango?al Castel Nuovo (Maschio Angioino) . Nella citt? partenopea le sue opere riscuotono un enorme successo, il percorso espositivo si apre con il volto della sirena Partenope, omaggio dell?artista alla citt? che apre le porte alle sue opere. Infine, dal6 al15maggio 2011 sar? presente, con alcune opere, nella sezione storica della terza edizione del Concorso Nazionale Biennale d?Arte di Lamezia Terme.

? ART ? La Mancuso immortala nelle sue figure l?impronta di un istante, ci regala un?immagine autentica e diretta  dei sentimenti umani plasmati in figure di fango. L?eleganza formale delle sue terracotte non nasce da una sapiente e ricercata elaborazione della materia bens? dalla volont? di caratterizzazione dell?impulso emozionale, racchiuso i forme sinuose ed eleganti. Usando le parole del critico d?arte Gianni Schiavon, amico e  curatore dell?artista, le opere della scultrice siciliana si presentano ?come remote figure modellate da un antico artefice, giunte a noi attraverso le oscure voragini del tempo e raccontano i pi? ancestrali sentimenti umani [?] e queste sue dolorose creature toccano la parte pi? profonda dell?animo di chi le osservi, lasciando alla sola gestualit? il compito di raccontarne il tormento?. I: Lei ? un?autodidatta, ma ci sono maestri ai quale si ? ispirata o che hanno condizionato la sua opera? M.M.:Si ci sono, le prime opere che ho realizzato ho voluto omaggiare il maestro Rito uno scultore catanzarese. I: So che ha avuto un legame particolare con un altro grande maestro, Andrea Cefaly, M.M. ?Si. Lui ? stato il mio vero maestro, ho frequentato il suo studio per quasi un quarto di secolo ? sempre stato un grande uomo e un grande artista poteva realizzare un capolavoro in 5 minuti da lui ho appreso la capacit? di sintesi e la forza morale necessaria a raccontare l?umana natura?. I: Sicuramente un?artista ? legata a tutte le sue opere ma a quale si sente particolarmente legata tra quelle esposte qui a Napoli?  M..M: Certamente sono legata e tutte le mie opere, ma tra le tante esposte qui, mi sento particolarmente legata all?Mancato Abbraccio,per me quest?opera rappresenta il legame che c?? tra una madre e un figlio, per? non sempre madre e figlio riescono ad abbracciarsi. Spesso manca il legame fisico, appunto Mancato abbraccio, ma questo non vuol dire che non ci sia comunque un legame sentimentale. 

? BIBLIO- A. Curcio, Il gioco dei ?cocci? , in I Cocci di Maria Mancuso, Soveria Mannelli (Cz) 1988 -  T. Ferro, Del Dolore e dell?Arte, in I Cocci di Maria Mancuso, Soveria Mannelli (Cz) 1988 ? G. Schiavon, Il Grido nel fango, in Materia e Colore (cat. della mostra del 18 aprile-17 maggio 2009, Catanzaro, Complesso Monumentale del San Giovanni) Catanzaro 2009 ? G. Schiavon, s.v. Maria Mancuso, in Premio Nazionale di pittura scultura e grafica Citt? di Livorno ? 58? ed. (Livorno, Rotonda d?Ardenza, 7-22 agosto 2010) Pisa 2010, pp. 220-221. ? G. Schiavon, Il grido nel fango, in Maria Mancuso. Il grido nel fango (cat. della mostra del 15-25 febbraio 2010, Napoli, Castel Nuovo ? Antisala dei Baroni) Pisa 2011 ? A. Esposito ? A. Russo, Biobibliografia, in in Maria Mancuso. Il grido nel fango (cat. della mostra del 15-25 febbraio 2010, Napoli, Castel Nuovo ? Antisala dei Baroni) Pisa 2011.

- INFO ? Maria Mancuso vive ed opera a Catanzaro, dove spesso si ritira nel suo studio, all?apparenza un po? disordinato, ma invece pieno d?arte, passione e ricordi.. Numerosi frammenti dei suoi ?pensieri plasmati nel fango? sono l? appoggiati alle pareti, sul tavolo o sul suo cavalletto dove ama modellare le sue figure che lascia solo una volta soddisfatta della sua opera.

 
Ringrazio infinitamente Maria Mancuso per la sua disponibilit? e cortesia
Angelo Esposito